Teatro del Tè
FilmMakers

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IL TIRRENO – CASTELLINA M.MA articolo di Federica Lessi Penelope è un simbolo di attesa e pazienza. A lei hanno pensato di ispirarsi gli allievi attori del laboratorio “Leggere e Scrivere” diretto da Claudio Neri del”Teatro del tè“, che dopo il lockdown hanno realizzato un breve film. Dove il ritorno a Itaca ha gli scenari della Val di Cecina e dei paesaggi toscani. “Penelope” è la pellicola di circa 45 minuti, girata tra luglio e settembre grazie al grande impegno dei castellinesi allievi di Neri, che non solo hanno vestito i panni dei protagonisti ma hanno anche collaborato alla stesura del testo e ricoperto i ruoli tecnici. Così Giovanna Latartara interpreta la paziente compagna di Ulisse, ma ha curato anche l’organizzazione e reperito i costumi, Manuel Mannino, che è musicista della band “Berkana”, ha prestato le musiche al film e il volto all’eroe omerico, Franco Gigliotti – scrittore conosciuto per la serie noir del colonnello Lupi – interpreta il padre Laerte, Stefano Giari, maestro d’armi e guida ambientale, è Antinoo, il pretendente di Penelope, mentre Atena ha le sembianze di Giulia Panicucci. Il cecinese Riccardo Cipriani dà voce al narratore, Omero, mentre il coro greco è composto da Fedra Conti, Chiara Cavallini, Asya Bertini, tecnico del suono Massimo Cappellini. «Siamo partiti dalla lettera che Penelope scrive ad Ulisse nelle “Eroidi” di Ovidio e dall’Odissea – racconta Neri, regista e sceneggiatore del film – e abbiamo fatto un lavoro corale con i dialoghi. Gli allievi del laboratorio, che tengo a Castellina dal 2003, avevano voglia di esprimersi dopo i mesi di quarantena. Il film infatti ha una prima parte basata sull’attesa e una sull’incontro con l’eroe, fino alla gara con l’arco». Cornice degli eventi omerici è il paesaggio della Val di Cecina, dove sono state girate le scene grazie a Paolo del Genovese e al drone di Francesco Bolognesi. Così Ulisse per tornare a Itaca attraversa il torrente Pavone, le biancane di Monterotondo, la Rocca Sillana e la chiesetta di S. Giovanni alla Ripa di Castellina, mentre Penelope sogna un litorale che è la spiaggia di Calambrone.